Cari lettori, abbiamo già parlato in questo post della capacità del geco di sfidare la forza di gravità, tuttavia è giusto fare alcuni approfondimenti.
Il geco non utilizza come sappiamo né sostante collanti né le ventose, ma ha sulle zampe circa 14 mila setole per metro quadrato, divise in centinaia di diramazioni dal diametro infinitesimo. Ogni piccola estremità riesce, grazie alla forza di van der wallss a creare dei legami sulla superficie.
Si tratta di piccole forze elettromagnetiche che attraggono le molecole e generano un effetto adesivo. Il principio è semplicissimo: per quanto debole la forza, se moltiplicata per un numero grande come quello delle setole, diventa una forza in grado di superare quella di gravità!
Oltre al geco anche la mosca riesce a camminare su qualunque superficie. Il principio è lo stesso: le zampe dell’insetto sono provviste di una coppia di uncini, unghie che permettono l’adesione alle superficie ruvide e dei cuscinetti che invece permettono alla mosca di non avere problemi in quelle liscie.
Sotto le unghie chi sono i pulvilli, degli organi formati da milioni di peli che moltiplicano le deboli forze elettromagnetiche. che attraggono le molecole delle superficie.
Davvero ingegnoso il meccanismo, pensate a cosa si potrebbe fare se gli scienziati riuscissero a sfruttare il principio. Alla prossima.