Fare jogging fa bene alla salute, inutile starlo a sottolineare, ma esiste una tecnica migliore che è preferibile adottare quando si corre?
In altre parole qual’è il modo più naturale di appoggiare i piedi mentre si fa jogging, per evitare traumi ad articolazioni, muscoli e tendini?
Per rispondere a questa domanda, che interessa milioni di sportivi, alcuni ricercatori statunitensi sono andati in Africa, per la precisione in Kenya, per studiare il modo di correre di una particolare tribù.
Un gruppo di paleobiologi della George Washington University ha osservato 38 uomini e donne della tribù Dasanaach correre, a piedi nudi, convinti che come fanno tutti quando non usano le scarpe anche loro avrebbero appoggiato prima la punta del piede.
Il team guidato dal dottor Kevin Hatala deve essere rimasto abbastanza stupito del fatto che invece non esisteva una tecnica univoca, ma invece l’appoggio del piede veniva modificato a seconda dell’esigenza, in particolare della velocità.
Se infatti all’inizio della corsa gli africani appoggiavano prima il tallone, come si fa quando si usano le scarpe, con l’aumentare della velocità appoggiavano la pianta e successivamente l’avanpiede. L’osservazione ha portato i ricercatori a concludere che esistono differenti strategie biomeccaniche che si innescano sotto lo stimolo della corsa a seconda delle necessità e molto è ancora da scoprire.